Fase 2 - Approvazione "LAFE"
L’acquisto di abitazioni di vacanza da parte di stranieri è limitato dalla Legge federale "Lex Koller" (chiamata nel passato "Lex Friedrich"). Raccomandiamo vivamente di identificare fin dall'inizio quale tipo di acquisto immobiliare sarà ammissibile.
La Legge "LAFE" del 16 dicembre 1983 sull’acquisto di fondi da parte di persone all’estero ("LAFE") limita l’acquisto di immobiliari da parte di stranieri. La "LAFE" è una Legge cantonale di applicazione della Legge federale sull’acquisto di fondi da parte di persone residenti all’estero.
Quando si acquista un immobile si è quindi sempre soggetti ad approvazione "LAFE". In pratica bisogna chiedere preventiva autorizzazione all’autorità cantonale. La procedura è complessa e si consiglia il supporto di un avvocato locale per gestire la procedura. Inoltre, il processo di approvazione "LAFE" può richiedere diversi mesi prima di essere completato. Solo le seguenti categorie non sono soggetti alla"LAFE":
- I cittadini svizzeri, anche quelli in possesso di più nazionalità
- Cittadini degli Stati membri della Comunità Europea o dell’Associazione Europea di Libero Scambio che hanno il domicilio legale ed effettivo in Svizzera
- Cittadini di altri paesi, con una permesso di residenza "C" per la Svizzera. Questo permesso è l'ultimo passo prima di ottenere la cittadinanza a tutti gli effetti. In pratica viene rilasciato, a seconda dei casi, dopo 5/10 anni di residenza in Svizzera.
L'autorizzazione "LAFE" viene generalmente concessa per l'acquisto di una case di villeggiatura che si trovi in una zona turistica, così come viene definita dal Cantone, avente superficie non superiore a 200 mq (inclusa la cucina, ingresso, bagno(i), piscina coperta, sauna, ma esclusa la cantina, i balconi e le scale), e il cui terreno abbia un’area superiore a 1000 mq. Immobili (come ad esempio abitazioni, ville, appartamenti in città, case popolari, ecc) in luoghi "non turistici" sono soggetti ad un processo molto rigoroso di approvazione, e, in pratica, l'approvazione raramente è concesso ai non residenti.
Inoltre un massimo di un terzo dei metri quadrati lordi del condominio puo' essere venduto a stranieri e il valore catastale dell'immobile deve ammontare almeno CHF 300,000,-. Questa cifra corrisponde in genere a un prezzo di vendita di CHF 700.000,-.
Occorre inoltre essere consapevoli che vige un sistema di quote sul numero di case per le vacanze annualmente vendute agli stranieri. Una volta che il contingente specificato è stato superato, bisogna attendere l'anno successivo per ottenere l’approvazione.
Come parte del processo delle "LAFE", uno straniero non residente deve mettere in evidenza stretti legami con il luogo nel quale prevede di acquistare la casa. Ad esempio, il fatto che abbiate trascorso le vacanze estive sin dall´infanzia è riconosciuto dal Cantone come un valido motivo per la concessione dell'approvazione. Una volta che il Cantone ha concesso l'approvazione, il permesso federale diventa in genere una formalità.
Si raccomanda di prendere la approvazione"LAFE" molto seriamente. I dettagli si possono trovare nel seguente articolo pubblicato dall'Ufficio federale di giustizia: "Acquisto di fondi da parte di persone all'estero"
Dobbiamo segnalare infine che possedere una proprietà in Svizzera non implica automaticamente che si possa diventare un residente permanente.
Ultima notizia (13 novembre 2013) tratto dall'articolo "La Lex Koller va mantenuta", pubblicato dal Dipartimento federale di giustizia e polizia:
Il Consiglio federale intende mantenere la legge federale sull’acquisto di fondi da parte di persone all’estero (Lex Koller). Nel suo messaggio aggiuntivo pubblicato mercoledì, propone al Parlamento di rinunciare all’abrogazione di questa legge. Ritiene che la Lex Koller sia attualmente l’unico strumento che consenta di frenare la domanda sul mercato immobiliare svizzero.
Nel 2007 il Consiglio federale si era espresso a favore dell’abrogazione della Lex Koller ritenendola capace di imprimere importanti impulsi all’economia svizzera. Per evitare ripercussioni negative sulla costruzione di abitazioni di vacanza, aveva previsto misure accompagnatorie di pianificazione del territorio. Nel 2008 il Parlamento ha rinviato il progetto di abrogazione al Consiglio federale con il mandato di riesaminare determinate questioni.
Da allora la situazione è cambiata notevolmente. Al centro delle preoccupazioni non vi è più soltanto la problematica delle abitazioni secondarie. In seguito alla crisi finanziaria del 2008 l’interesse negli investimenti nel settore immobiliare è aumentato considerevolmente. Il Consiglio federale parte dal presupposto che abrogando la Lex Koller si aprirebbero le porte a ingenti flussi di capitali esteri nel settore immobiliare svizzero. Negli ultimi anni, inoltre, l'immigrazione di stranieri in Svizzera ha rafforzato notevolmente la domanda di fondi.
Il Consiglio federale condivide l’opinione del Parlamento secondo cui la Lex Koller serve a frenare la domanda sul mercato immobiliare svizzero e quindi a evitare conseguenze negative per l’economia nazionale. In linea con la proposta del Parlamento chiede quindi di rinunciare all’abrogazione di questa legge. Il Consiglio federale continuerà a seguire con attenzione l’evolversi della situazione politica ed economica e proporrà, se del caso, le necessarie modifiche alla Lex Koller.
Vista da una proprietà sulla Riviera del Gambarogno sulla riva sinistra del Lago Maggiore. La zona inizia ai piedi del Monte Ceneri. Si possono vedere da questo punto anche le isole di Brissago , note per essere il giardino botanico del Canton Ticino.